Grimaldi coltiva circa trenta ettari di vigneto tra le Langhe e il Roero, in alcuni dei migliori appezzamenti delle colline riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
«Il vino dovrebbe seguire il territorio, essere ambasciatore del suo territorio.
Come una persona, si esprime al meglio se è orgoglioso delle sue radici»
Luigino Grimaldi
In oltre cento anni di lavoro in vigna, i Grimaldi hanno imparato a riconoscere le zone più vocate, che hanno valorizzato impiantando le migliori varietà in relazione a suoli, altitudini, microclima ed esposizioni. Scegliere il giusto vitigno per la giusta zona significa ottenere l’espressione più pura del terroir, catturando il vero “spirito” di Langhe e Roero, una dei distretti vitivinicoli più importanti al mondo per ricchezza enologica e varietà di vini prodotti.
Bricco San Biagio è un vigneto nel comune di La Morra, cru storico della denominazione Barolo. Si tratta di uno scosceso appezzamento dalla forma a trapezio, unica nel panorama della zona, con un’ottima esposizione Sud/Est – Sud – Sud/Ovest. I terreni, composti di marne biancastre e blu, più sciolti e sabbiosi rispetto ad altri settori, donano un Barolo pronto, di media struttura, assai morbido e profumato. La particolare forma del vigneto e la ripidità del terreno costringono a lavorare con estrema attenzione i terreni terrazzati, per evitare rischi idrogeologici.
Sorano è un vigneto nella zona del Barolo nel comune di Diano d’Alba che prende il nome dalla vicina borgata. È una costa di collina a media altitudine con un’ottima esposizione a Est e un versante a Sud. Qui il sole lambisce i grappoli già al mattino e prosegue al primo pomeriggio. Il terreno è calcareo tufaceo dove il nebbiolo si adatta molto bene regalando un vino dalla buona struttura e longevità.
Nel Bricco Ambrogio, unico cru di Barolo del comune di Roddi si trova questo vigneto che si estende a forma compatta e rettangolare dal fondo della collina fino quasi alla sommità. L’esposizione a Sud/Est e il terreno calcareo-tufaceo sono le condizioni ideali per la coltivazione del vitigno nebbiolo che dona Barolo particolarmente profumato e strutturato.
All’interno di un vigneto che si estende nel comune di Treiso su una superficie di 8 ettari, è circoscritta una menzione geografica aggiuntiva di 1,3 ettari denominata Manzola, da cui produciamo il nostro Barbaresco. Un appezzamento longilineo, che occupa la costa della collina dalla base alla cima. I terreni, composti da marne biancastre, regalano un Barbaresco spiccatamente profumato, dal colore tipico e netto non troppo intenso, buon corpo e buona longevità. Il resto del vigneto è coltivato a barbera, dolcetto, moscato e chardonnay.
A Diano D’Alba, all’interno di un vigneto di 4,8 ettari, possediamo 2 ettari che ricadono all’interno del Sorì Montagrillo, cru del Dolcetto di Diano d’Alba, da cui otteniamo l’omonimo vino. Le parcelle qui coltivate si dividono in due parti: la prima adiacente alla cantina del Groppone, coltivata a dolcetto e barbera; l’altra ubicata sulla cima della collina, dove, da vigne vecchie oltre 60 anni, otteniamo il Barbera d’Alba Superiore «Vecchia Groppone» I suoli, composti da marne bianche calcaree, donano vini molto freschi e profumati, fragranti e vinosi, di colore intenso e di ottimo corpo.
La nostra Vigna Valmaggiore è situata nella parte est della menzione Valmaggiore, fiore all’occhiello dei vigneti del Roero.
Collina estrema e pendente sormontata da un bosco che mitiga le temperature.
Il microclima e il suolo molto soffice e sabbioso, che permettono alle radici della vite di respirare, donando un Nebbiolo d’Alba intenso, complesso, delicato e sempre elegante.
Vigna storica del 1950 interamente coltivata a mano.
Valmaggiore è una delle zone più vocate e prestigiose del Roero. Un’ampia e scoscesa collina sormontata da un bosco, che mitiga le temperature, mantenendo temperature fresche. Il microclima e i suoli molto soffici e sabbiosi, che permettono alle radici della vite di respirare, donano un Roero Arneis aromatico, fresco, delicato e sempre elegante.
Campè è un vigneto nel comune di Diano d’Alba che prende il nome dall’omonima borgata. Qui abbiamo due parcelle, una vitata a nebbiolo e una a barbera. La prima è una costa di collina a 250 metri circa, esposta a Sud, dai suoli marnosi e calcarei. Dona nebbiolo elegante e beverino. La seconda, con esposizione Ovest e stessa altitudine, ha un terreno più fresco e argilloso, adatto a una Barbera d’Alba semplice, giocata sul frutto e la freschezza.
Bricco del Gallo è uno splendido vigneto di 4 ettari nel comune di Sinio. Un corpo unico che abbraccia un intero versante di collina, dalla costa al dorso leggermente arrotondato. Nella parte esposta a Sud/Est, più calda e solatia, con terreno calcareo e tufaceo, coltiviamo nebbiolo. La zona ad Est, che sale dalla valle al bricco, più fresca e con terreno più argilloso, è coltivata a barbera e dolcetto. I vini qui ottenuti sono molto profumati, dai colori netti, con buona struttura e longevità.
Un vigneto situato in un anfiteatro a conca naturale nelle colline del Roero; un versante esposto alla luce del sole per quasi tutto il giorno. Il microclima e il suolo sono perfettamente in sincronia con il vitigno Nebbiolo che qui trova la sua ideale collocazione per donare vini di corpo, profumati e molto eleganti.